Pro Evolution Soccer: Seabass; o si cambia, oppure la fine è vicina
Con l'avvento delle due console di Microsoft e Sony, rispettivamente Xbox 360 e PS3, le simulazioni calcistiche virtuali hanno seguito due strade ben diverse. La serie di Shingo "Seabass" Takatsuka, ovvero PES, che regnava incontrastata durante l'era della PS2, ha deciso di proseguire con il suo stile molto arcade che le ha permesso di affermarsi come numero 1 nel tempo. Così, in seguito allo straordinario PES 6, seguì su Playstation 3 ed XBOX 360 il primo capitolo di una nuova era della serie; il capitolo più buio di sempre...
Il motore grafico si rivelò estremamente scadente, le animazioni dei giocatori non erano fluide ed allo stesso tempo realistiche come quelle su Playstation 2, ed inoltre le licenze presenti all'interno del videogioco erano molto scarse. Così, l'eterno nemico, FIFA, che mai aveva dato l'impressione di poter superare la serie di Seabass sulla seconda generazione di console Sony, giunge al passo successivo più in forma che mai, surclassando PES su tutti i fronti...
Negli anni successivi, il team di sviluppo di Pro Evolution Soccer, ovvero Halifax, ha sempre annunciato il proprio titolo come se stesse creando qualcosa di incredibile; mentre invece il risultato del prodotto era sempre lo stesso, la serie non riusciva ad ingranare, e perlopiù FIFA compieva passi da gigante in tutti i sensi.
PES 2009: Pollice giù
PES 2010: Due Pollici giù
PES 2011: Pollice giù
PES 2012: Pollice giù
PES 2013: ?
Basti pensare che dal lontano ottobre 2006, anno durante il quale Pro Evolution Soccer 6 segnava un gol da ben 8 milioni di copie, è sceso a tal punto che nel 2011-2012 FIFA 12 ha registrato 6,8 milioni di copie vendute in più rispetto a PES.
Quest'anno, come al solito, con l'unica differenza che la critica sta particolarmente apprezzando il gioco (qualcosa di davvero insolito), Halifax annuncia un ritorno alle origini: nuove animazioni che riproducono perfettamente le controparti reali (qualcosa di simile al Personality + visto su FIFA 11), un controllo di tocco totale, il tiro manuale e nuovi dribbling.
In sostanza il solito.
Ora, abbiamo visto un livello di produzione nella serie comandata Rutter semplicemente straordinario, difficilmente eguagliabile; e ad un certo punto Konami presenta ad una fiera di caratura mondiale come l'E3, il gameplay della sua serie calcistica di punta:
Iniesta, sembra un'automa venuto da un'altro pianeta, le animazioni dei passaggi e dei lanci non eguagliano nemmeno quelle di Pure Football (senza offesa), ed inoltre, come al solito, i calciatori non prendono a calci un pallone, ma una manciata di mosche; e la palla, come per magia, si scaglia a tutta velocità verso un portiere che farebbe bene a togliersi le lenti a contatto e a mettersi direttamente gli occhiali.
Mi piacerebbe dire che la serie di Konami in questa generazione raggiungerà FIFA, ma essendo realisti, e verificando il lavoro fatto finora dal team di Halifax, altro che gli occhiali bisognerebbe mettere per vedere una sola azione di Pro Evolution Soccer...
mercoledì 11 luglio 2012
L'OPINIONE di Blogger1
Pubblicato da
Blogger1
alle
03:55
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1 commenti:
Complimenti. Sei bravo. Veramente bravo. Anzi BRAVISSIMO ! Avanti così !!!
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